Il Castello Maniace di Ortigia

Appartenuto finora al demanio militare, ha svolto nel tempo il ruolo di fortezza e sede di guarnigione; di consegnuenza, non era visitabile, parliamo naturalmente del Castello Maniace dell'isola di Ortigia.
Dopo una gigantesca opera di recupero ( e di difesa dalle mareggiate) è di nuovo disponibile al pubblico, qui gli orari di apertura.

Situato sull'estrema punta dell'isola di Ortigia è uno dei tre castelli (gli altri sono quello di Augusta e Castello Ursino a Catania) che Federico II fece costruire sulla costa della sicilia orientale.
A pianta quadrata chiusa agli angolo da torri cilindirche, fu nella sua destinazione in bilico fra la funzione di residenza regale (palatium, come lo definisce due volte lo stesso Federico nelle sue lettere) o roccaforte (castrum).

Il Castello Maniace si presenta ancora oggi nella sua struttura duecentesca ma ha subito negli anni lo stratificarsi di opere di fortificazione.

All'ingresso, un grande portale ogivale rivestito di marmi policromi presenta, ai lati, due grandi nicchie su cui erano appoggiati due arieti bronzei di cui uno solo è tutt'ora visibile al Museo archeologico di Palermo. All'interno del Castello Maniace, l'ambiente è stato liberato dalle strutture rese necessarie dall'uso militare. Ora appare come un'unica grande sala scandita da colonne e divisa in cinque campate coperte da volte a crociera.

Quattro monumentali camini segnano gli angoli e documentano assieme alle soluzioni di luminosità interna la ufnzione di rappresentanza e abitazione che il Castello Maniace ha rappresentato, più che di difesa.

Carnevale a Siracusa e Dintorni

Una splendida idea per trascorrere un weekend in allegria in un luogo magico come Siracusa!

Quest'anno Carnevale è molto vicino alla data di San Valentino, quindi anche se un po distanti concettualmente, i due eventi possono essere coniugati per una vacanza o una gita fuori porta, magari proprio a Siracusa.

Presto pubblicheremo il programma degli eventi in occasione del Carnevale a Siracusa e nella val di Noto!

San valentino a Siracusa

Chi ama la Sicilia sà che non c'è terra più romantica, tutta l'isola è piena si scorci, di luoghi che per le sensazioni che regalano ai loro visitatori dimostrano una straordinaria carica.

Siracusa è sicuramente uno di questi luoghi dove trascorrere un weekend romantico significa scoprire insieme al proprio partner un mondo di storia, arte, cultura, gastronomia e mille altre cose che in questo blog abbiamo spesso trattato.

E' percui naturale pensare che il prossimo weekend di San valentino possa essere una buona occasione per visitare Siracusa e dintorni. Le offerte low cost e lastminute non mancano, e se pensate che febbraio sia un mese poco indicato per visitare Siracusa e la val di Noto vi sbagliate: il clima è gradevole e le attività turistiche non mancano.

Insomma un San valentino a Siracusa significa dedicarsi qualche giorno di relax in compagnia alla scoperta di posti favolosi, qualche idea per dormire a Siracusa? B&b Diana per rimanere nel centro storico, b&b Dolce casa per alloggiare nei pressi di Fontane Bianche giusto un po' più fuori Siracusa.
E per una Cena Romantica? Consigliamo il Gattopardo, un ristorantino a Noto molto originale con una cucina rivisitata ma sempre ben radicata nella tradizione siciliana.

Ragusa Ibla e Superiore

Con "ruscelli di scale" e "piazze dal profilo avventuroso" che non stupisce facciano innamorare gli inglese: cosi la descrive il comisano Gesualdo Bufalino. Mentre secondo il solito Sciascia suo amico e coetaneo che a Ragusa trascorse alcuni anni del liceo, qui giunti si avverte l'impressione di una frontiera". Sensazioni che riemergono puntuali quando si raggiunge questo ennesimo gioiello barocco.

Dove una frontiera esiste davvero, quella tra le due anime della città. Ragusa Ibla, il nucleo antecedente al terremoto che, pur con le ricostruzioni che ne fanno fatto un emblema del barocco siciliano, ha mantenuto la classica disposizione a presepe dell'abitato, e Ragusa superiore, la nuova, nata dopo il fatidico terremoto 1693.

Riunite in un unoc comune solo 80 annifa, ma divise da una secolare rivalità che ha da sempre coinvolto persino i santi patroni. Quando all'epoca della ricostruzione, i nobili edificarono i loro palazzi attorno al Duomo di San Giorgio, eleggendolo patrono della città, la borghesia elesse invece San Giovanni come protettore dedicandogli l'imponente cattedrale che si trova a Ragusa superiore.

Per un primo scenografico colpo d'cchio sulla città ci si puà affacciare dalla terrazza antistante la Chiesa di Santa Maria delle Scale, punto d'unione tra le case di Ragusa e Ibla, che si snoda di fronte e si raggiunge scendendo lugno un ruscello di 242 scalini. Dai tetti emerge la cupola di Santa Maria dell'Idria con le colorate ceramiche di Caltagirone e sullo sfondo quella neoclassica di San Giorgio, dalla magnifica facciata barocca.

Siracusa e lo spettacolo di Ortigia

Appaiono all'improvviso doppiando lo sperone roccioso dominato dall'imponenete mole del duecentesco Castello Maniace e, con le vele spiegate, si dirigono verso "u scoggiu", lo scoglio , come i Siracuusani chiamano Ortigia, cuore storico della città.

Evocando quegli antichi navigatori che ripercorsero le rotte di Ulisse, oggi ad attraccare qui sono eleganti cutter, yawl, shooner degli anni Trenta e altre splendide imbarcazioni storiche che il kerch aurico francese del 1909, orgoglio della Marina di La Rochelle.

L'appuntamento è per il 9 luglio quando reduci dalla regata di vele d'epoca Malta-Siracusa, parteciperanno al Trofeo Città di Archimede che, per quattro giorni, li vedrà gareggiare nelle acque del Porto Grande, prospiciente la città - isola, fondata da Archia di Corinto nel 734a.C e in cui vissero Archimede e Platone.

Un evento spettacolare e mondano che farà registrare il tutto esaurito al ristorante, con terrazza sul porto, del Grand Hotel, storico albergo di Ortigia. Ma al quale si potrà assistere anche affacciati ad un palco assolutamente straordinario: la lunga e panoramica Passeggiata Adorno, sopra gli archi che fanno da sfondo alla banchina alberata e costeggiano le antiche mura spagnole.
Normalmente è ingombra di auto ma da maggio a ottobre diventa solo pedonale.

Come buona parte di Ortigia che dopo i recenti restauri, per i quali si è meritata la nomination candidata italiana, alla World Heritage List 2005 dell'Unesco, si trasforma per sei mesi in un elegante isola-salotto, palcoscenico di spettacoli, dall'Ortigia Festival a decine di altri eventi, che attirano un turismo esigente e raffinato da ogni parte d'Europa.

Un gioiello barocco, dove hanno preso casa artisti, industriali, uomini di cultura, e molti stranieri, che ha da tempo voltato le spalle a un passato di degrado e quartieri malfamati e oggi è in forma smagliante: ristoranti, negozi, tavolini all'apaerto, piazzette e vicoli che diventano luoghi d'incontro a tutte le ore.

E si moltiplicano i locali, aperti fino a tardi, sotto i balconi e oltre iportali di palazzi nobiliari ridondanti di decori e sculture che si animano anch'essi al calar de sole.

Escursione alle Terme di Sciacca

Effettivamente non è proprio nelle vicinanze di Siracusa, Sciacca si trova sul versante sud est della Sicilia eppure è un centro termale davvero interessante, magari per un weekend alternativo, lontano dalla nostra splendida Siracusa.

Per capire i poteri benefici delle acque termali di Sciacca è bene iniziare la visita dall'alto arrampicandosi fino al monte Kronio, dove si trovano i resti meioevali del Castello dei Conti Luna. Qui la falda acquifera ha una temperatura molto alta ed evapora attraverso le cavita carsiche del monte grazie ad alcune stufe tra cui quella di San Calogero.

Il nuovo stabilimento delle terme, un edificio anni Trenta, è aperto tutto l'anno, a eccezione del mese di gennaio (800-881079), ma si può alloggiare anche al GRand Hotel delle Terme o al pià economico hotel Paloma Blanca.
Il giro del centro storico inizia da piazza Duomo, passa per piazza Scandaliato, uno spazioso belvedere sul amre da dove si scende al porto, a piedi, curiosando tra vecchi stabilimenti ittici.

Si può quindi proseguire alla scoperta di Sciacca, per il corso Vittorio Emanuele, visitare le chiese e fermarsi al bar dello Sport. Qui si acquistano i migliori cucchitelli, specialità locale a base di pasta di mandorle e zucca candita.

Siracusa e la Necropoli dell'Anapo

Per dirigersi verso la valle dell'Anapo si deve tornare a Siracusa, prendere la statale 124 per Catania direzione Floridia, fino a Sortino (35 km in tutto partendo dal fiume Ciane).

Questa Vallata è impraticabile in barca, si visita esclusivamente a piedi lungo i ripidi sentieri che costeggiando alcune delle cinquemila tombe rupestri della necropoli pre-ellenica, conducono fino al fiume.

Una visita approfondita della necropoli richiede almeno un'intensa giornata di salite e discese perchè le tombe sono raggruppate in diverse zone, lontane tra loro.

Per non perdersi ne dedalo di sentieri è consigliabile una guida con la quale chiarire subito velleità sportive e resistenza fisica. Ci si può rivolgere a Vincenzo Briganti , esperto della zona (tel. 0931-462452) o alla Guardia Forestale di Siracusa, che può anche concedere di dormire all'interno della necropoli.. per i più impavidi.

Usciti dalla necropoli è tempo di pensare a dove mangiare: a Sortino, da Vincenzo (0931-954545) si possono assaggiare due specialità locali che da sole valgono il prezzo della cena: lumache al sugo con peperoni secchi e la'nfigghiulate, speciale pasta sfoglia salata.

Per il pernottamento è bene ritornare a Siracusa e scegliere tra alternative in centro o sulla costa.

Siracusa: il fiume Ciane

L'insolita combinazione di due escursioni sui fiumi, una sul Ciane l'altra sull'Anapo, entrambi a pochi chilometri da Siracusa può rivelarsi un weekend pieno di piacevoli sorprese.
Per il Ciane, la base di partenza è l'isola di Ortigia.

Dalla statale 115 ci si immette direttamente nella via Elrina e ci si imbarca dalla foce a Contrada Mezzabotte, su un tipico gozzo siracusano. E' necessario sempre prenotare i posti in anticipo contattando i fratelli Antonio e Salvatore Vella (0931-39889) esperti e simpatici barcaioli diventati negli anni guide serie e collaudate.

La gita dura poco più di un'ora, si parte dall'estuario dopo aver avvistato a seconda delle Stagioni: folaghe, gallinelle, martin pescatori. Si procede verso la diga rimanendo colpiti dagli improvvisi cambiamenti del paesaggio.

Dopo un'escursione di questo tipo è bene dedicarsi ai sapori tipici siracusani: per mangiare qualcosa nelle vicinanze è possibile rivolgersi alla trattoria Lo Scoglio o al ristorante La Foglia, con specialità mediterranee e vegetariane per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Per dormire a Siracusa si può scegliere tra un'alternativa in città, magari sull'isola di Ortigia oppure lungo la costa a sud, verso Fontane Bianche.

Scicli una bellezza barocca

Per godersi il centro storico di Scicli (a 7km da Modica) è bene alsciare la macchina, Da piazza del Municipio, con il suo originale palco per la musica, si percorre via Mormina Penna, considerata una delle più belle strade della Sicilia minore. Nella chiesa di San Giovanni Evangelista c'è un dipinto di Cristo di Scuola spagnola del 600, rarissimo in Italia perchè rappresentato con una veste sacerdotale che ricpre solo la parte bassa del corpo.

Per chi, non ancora saturo di barocco, volessa saperne qualcosa di più, c'è un bel libro Scicli, una città barocca di Paolo Nifosì storico dell'arte. Per mangiare a Scicli si può scegliere tra la Catena (tel 0932-931803) in centro oppure Gli Antichi Sapori (tel. 0932-931185) entrambi offrono ottime specialità tipiche.

Non dimentichiamoci infine che Scicli è stata negli ultimi anni immortalata nella fiction tv dedicata a Montalbano, qui il commissario più famoso della tv e della letteratura contemporanea italiana, nato dal genio Andrea Camilleri, trova il suo commissariato, e spesso compie le sue indagini in giro per la città. Ancora oggi ci sono delle colonnine in centro che ricordano alcune scene girate per la fiction tv.

Il Barocco di Modica

E' un itinerario turistico da seguire come un corso intensivo di storia dell'arte sul barocco siciliano. I ritmi sono talmente serrati che si rischia, perfino, di non godersi la vista dei carrubi e dei muretti a secco della campagna iblea. Oppure di saltare il rito della brioche con gelato comodamente seduti in un caffè.

Da Ragusa ibla, porta d'ingresso del barocco sud-orientale, è preferibile raggiungere Modica (circa 18 km) per la strada vecchia, che offre una splendida vista degli altipiani iblei e immette direttamente nel centro storico di Modica.

Il corso Umberto, via principale della cittadina, divide la parte bassa di Modica da quella alta, alla quale si accede da una serie di scalinate che conducono alle varie chiese. La più elegante è la chiesa di San Giorgio, per meglio dire Cattedrale, costruita nella seconda metà dell'ottocento, anche se la chiesa è di impronta tardo barocca come la maggior parte del monumenti della zona, perchè ricostruiti dopo il tristemente famoso terremoto del 1693.

Il Barocco sud-orientale tipico di tutta la val di Noto è riconoscibile dalla patina dorata acquistata col tempo dal chiaro calcare locale e dalle facciate a torre di duomi e cattedrali.

Una passeggiata lungo il corso Umberto a Modica è il modo migliore per entrare in sintonia con la città, ammirare i suoi palazzi e le decorazioni grottsche delle mensole sotto i balconi barocchi. Da Modica una spedizione alla cava d'Ispica con reperti dell'Età del Bronzo è inevitabile.

Infine i più golosi possono fermarsi alla pasticceria Bonaiuto, per assaggiare la cioccolata amara, le bucce di arancio e limone candite e gli 'mpanatigghiu, insolita combinazione di carne e cioccolato.

Per mangiare a Modica la trattoria Rusticana (0932-942950) offre ottime pietanze locali, per dormire a Modica uno degli hotel più conosciuti ed apprezzati è il Bristol, non mancano soluzioni alternative come b&b spesso preferiti nella non lontana Siracusa, come base d'appoggio per vivere al meglio tutta la sicilia sud-orientale.